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INTERVISTA

Quartetto Mirus: “Non cambieremo mai l’approccio alla partitura: analitico e istintivo al tempo stesso”

Dopo il successo della presentazione in anteprima del 6, 7 e 8 gennaio presso Palazzo Merulana a Roma, con l’esperienza d’ascolto immersivo e gli incontri con numerose personalità del mondo della cultura – tra cui lo storico della musica Guido Barbieri, il compositore Fabio Massimo Capogrosso e l’attore Ascanio Celestini – il nuovo album del Quartetto Mirus è disponibile dal 13 gennaio su tutti i digital stores in versione standard e in HD su Amazon Music, Tidal, Qobuz, 7 Digital, High-Res Audio. 

Il quartetto, composto da Federica Vignoni (violino), Massimiliano Canneto (violino), Riccardo Savinelli (viola), Luca Bacelli (violoncello), descrive così l’ultimo progetto intitolato “Schnittke, Stravinskij, Adès”:

Ciao e benvenuti su Rifugio Musicale! Rompiamo subito il ghiaccio: provate a descrivere il Quartetto Mirus con tre aggettivi e spiegateci il perché!

Ciao, grazie per lo spazio che ci avete concesso! Esplosivo, intenso, caleidoscopico… il motivo lo scoprirete solo venendo a vedere dal vivo le nostre performance trascendentali hahaha!

Ora parliamo della vostra carriera discografica: com’è cambiato il Quartetto Mirus nel corso del tempo? Quali sono state le principali variazioni subite dalla vostra musica? Cosa, invece, non cambierete mai?

Il quartetto nasce nel 2008…per cui dei giovani musicisti sono diventate delle persone adulte, acquisendo maturità e profondità nella partitura e arricchendo la musica con il vissuto che ognuno porta con sé. Quello che non è cambiato e non cambierà mai è la nostra essenza vulcanica e “le tavolozze di colore” del nostro suono. Dopo un lungo periodo di studio di un repertorio obbligatorio per diventare quartetto, ora scegliamo la musica e i progetti che più ci piacciono e rappresentano. Ci contraddistinguono la verità e l’onestà nel suonare. Non cambieremo mai l’approccio alla partitura, analitico e istintivo al tempo stesso.

Parlateci ora del vostro album “Schnittke, Stravinskij, Adès”, della sua genesi e di cosa vi ha portati ad affrontare tre compositori cardine della musica classica moderna e contemporanea.  

I brani di questi tre compositori li avevamo già affrontati in concerti differenti negli scorsi anni. In qualche modo abbiamo percepito che ognuno rappresentasse un caposaldo del nostro percorso artistico. Con questo disco abbiamo voluto porre una pietra su un repertorio che abbiamo conquistato negli anni e che forse oggi ci rappresenta al meglio.

I tre autori coprono un lasso di tempo di circa un secolo: Schnittke e Stravisnkij appartengono al Novecento, mentre Adès è contemporaneo. All’interno di questo lungo periodo c’è stato un grande cambiamento dell’uomo, del musicista, della musica e della società. La profondità, l’essenza, il senso del tragico presenti in questi compositori rappresentano bene i tempi cupi che noi tutti abbiamo vissuto in questi anni.

C’è un rito in particolare che siete soliti fare prima di salire sul palco?

Il nostro rito è essenzialmente uno: un bacio del primo violino prima di iniziare, poi (nonostante i 15 anni di concerti) ci piace ancora fare battute e scherzare tra noi in modi che qui non possiamo dire hahahaha

Ora svelateci quali sono i vostri piani per il futuro: qual è il mondo che vorreste costruire con la vostra musica? C’è un pubblico di riferimento a cui vi sentite particolarmente legati?

Vorremmo riportare la gioventù a teatro come nel resto d’Europa.

Siamo tutti insegnanti e cerchiamo di trasmettere la nostra passione e ciò che abbiamo imparato ai ragazzi che seguiamo. Vorremmo che i veri social fossero i momenti vissuti e respirati assieme al pubblico in un evento dal vivo.

A parte coloro che si ritrovano a studiare musica, gli altri sono particolarmente sedati. Ma basta poco per accendere in loro l’interesse. Ogni volta che abbiamo avuto a che fare con giovani o giovanissimi da una diffidenza iniziale siamo sempre arrivati ad ottenere un loro entusiasmo. Basta coinvolgerli.

Prima di salutarci, volete aggiungere qualcosa?
Ringrazio il Quartetto Mirus per questa chiacchierata!!!

Venite ai concerti e comprate il nostro disco 😉

Grazie a voi!

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