Vittoria Modena, in arte Vitto, è una cantautrice romana classe 1997. La passione per la musica le viene tramandata dai genitori, i quali l’hanno sempre circondata con i migliori brani della loro generazione. Grazie alle influenze di artisti come Alex Britti e Giorgia, inizia presto a scrivere canzoni, trovando proprio nel songwriting la chiave giusta per esprimere le sue emozioni. Nonostante abbia iniziato ad esibirsi live da poco tempo, ha avuto l’opportunità di aprire il concerto di Franco126 in occasione dell’edizione 2022 dell’Etruria Eco Festival. Al momento sta lavorando al suo primo progetto discografico con l’etichetta discografica CinicoDisincanto di Fabrizio Brocchieri.

Vitto, è un vero onore ospitarti sulle pagine di Rifugio Musicale! Rompiamo subito il ghiaccio con un tuo ricordo: racconta ai lettori un episodio imbarazzante accaduto durante la tua carriera artistica!
È un onore essere tra le vostre pagine! Fortunatamente la mia carriera per ora è stata abbastanza breve per cui non ho vissuto episodi particolarmente imbarazzanti, però un aneddoto divertente è sicuramente quando sono andata a girare un video di Antartide in acustico ai pinguini del Bioparco di Roma. Mi sono presentata con la mia chitarrina sotto una leggera pioggia e ho iniziato a cantare e piano piano vedevo che in pinguini si avvicinavano verso la musica, ma insieme a loro ovviamente anche le altre persone che stavano visitando il Bioparco quindi sicuramente per me è stato abbastanza imbarazzante! Vi consiglio però di da un’occhiata al video su Instagram perché per i pinguini ne vale la pena.
C’è un’immagine di te, in particolare, che ti piace dare al pubblico? Che tipo di rapporto hai con i social?
Diciamo che l’immagine che preferisco dare di me è quella più autentica, non ho un personaggio, non c’è qualcosa di costruito a tavolino nel mio modo di essere o di presentarmi. Ho deciso di mostrarmi semplicemente per come sono, e penso che questo si percepisca anche dai miei social con cui in realtà non ho proprio un buonissimo rapporto. Non sono particolarmente dentro ai social, non li uso tantissimo se non per guardare video di animali.
Parlaci ora del tuo nuovo singolo “Antartide”: un brano fresco dalle sonorità dance. Sei carismatica e talentuosa, frutto di un attento studio su te stessa. Come sei arrivata a questo sound?
Antartide è nata come un brano divertente il cui scopo era quello di far ballare e far stare bene le persone con leggerezza. Dopo un periodo un po’ giù, pieno di canzoni tristi ho deciso davvero di mettere da parte quel lato più nostalgico di me e dare una botta di energia al mio repertorio. Io vengo dalla musica indie contaminata da tante sonorità pop ma essendo stata influenzata dal pop statunitense per questa volta ho voluto provare suoni nuovi che per quanto diversi mi rappresentano.
Ancora oggi il corpo delle donne è ricoperto di pregiudizi, stigmatizzazioni e significati che ostacolano la ricerca della felicità. Da Donna e Artista sensibile, cosa significa per te essere felice?
Diciamo che ho sempre cercato di non curarmi dei giudizi e dei pregiudizi altrui, ma è innegabile che a noi donne siano stati imposti dalla società degli standard irraggiungibili che purtroppo ci hanno solo affossate. La cosa bellissima che sto notando negli ultimi anni è che questi standard vengono piano piano abbattuti dalle nuove generazioni che vivono il loro corpo in modo molto più libero rispetto a prima. E alla fine penso che questa sia la felicità, vivere sé stessi con le proprie imperfezioni in modo sereno e libero, senza preoccuparsi di quello che pensano gli altri ma preoccupandosi più che altro del proprio benessere fisico e mentale.
Ora parliamo di tempo. Se fosse possibile e avessi a disposizione una macchina del tempo, torneresti nel passato o precipiteresti nel futuro?
Questa è una di quelle domande che mi ha sempre messa in crisi.
C’è un film che si chiama Sliding Doors che mi ha sempre affascinata perché mostra perfettamente come le nostre scelte, anche quelle che sembrano più irrilevanti, hanno un impatto sulla la nostra vita. E visto che io sono estremamente curiosa di sapere come sarebbe potuta essere la mia vita se avessi fatto scelte differenti, direi che probabilmente tornerei nel passato.
Sempre a proposito di futuro, come continuerai a stupire i tuoi ascoltatori? Quali saranno i tuoi prossimi passi?
Tra i miei obiettivi c’è sicuramente continuare a far uscire i miei pezzi e continuare a fare live possibilmente non solo a Roma ma anche in giro per l’Italia. Se tutto va bene entro la fine dell’anno dovrei avere un disco o un EP pronto quindi chissà magari potrei stupire i miei ascoltatori così.
Vitto, ti ringrazio per questa piacevole chiacchierata. La nostra intervista è giunta al termine, ma l’ultima parola va a te per aggiungere ciò che vuoi: spazio alla fantasia! A presto!
Innanzitutto, grazie mille per avermi ospitata sulle vostre pagine è stato davvero un piacere per me. Vorrei concludere semplicemente augurando a tutti un bel po’ di serenità e di divertimento nei prossimi mesi, magari accompagnati ad un ballo sotto le stelle a ritmo di Antartide!
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