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INTERVISTA

Elvira Caobelli: “Lo spazio per le artiste donne sembra sempre comunque più ristretto”

Elvira Caobelli è una cantautrice e insegnante di canto veronese classe 1992. Nel 2020 pubblica l’album “Come una Palla di Cannone” nato dalla collaborazione con Veronica Marchi per la label Maieutica Dischi. Nel 2021 è tra i finalisti di Musicultura col brano “Grazie a Dio ne Sono Fuori” apprezzato per il testo schietto e sfacciato e l’interpretazione live. Ad oggi Elvira ha in serbo un EP di sei canzoni che intende pubblicare durante l’arco del 2023. I brani nascono dalla nuova collaborazione con Shivr (songwriter e producer) e strizzano l’occhio al soul e l’r’n’b, generi che le permettono di mantenere testi profondi e diretti con la leggerezza malinconica che contraddistingue il genere.

Elvira Caobelli, benvenuta sulle pagine di Rifugio Musicale! Rompiamo subito il ghiaccio con un tuo ricordo: racconta ai lettori un episodio imbarazzante accaduto durante la tua carriera artistica!

Perfetto, ne ho trovata una! Mi sono sempre ripromessa di non mangiare prima di cantare. È sconsigliato in quanto la respirazione diaframmatica a stomaco pieno può portare a qualche problemino di digestione. Una sera avevo troppa fame, non ce la facevo. Me ne sono pentita amaramente quando sul palco, a metà esibizione in preda ad un acuto, invece di intonare la nota ho intonato un delizioso rutto al microfono. Per fortuna ero in un bar, nulla di importante, ma ho subito finto ci fosse stato un problema di contatto elettrico che aveva provocato quel rumore.

Che tipo di rapporto hai con i social? Quanta importanza dai alla tua immagine e quanto credi sia importante ai fini promozionali?  

Credo che in questo periodo storico, ai fini promozionali, l’immagine sia molto importante, in quanto il pubblico tende a conoscere artisti nuovi tramite foto e post ancora prima di ascoltare la loro musica. Se devo essere sincera, nonostante io sia consapevole di questo, faccio comunque fatica ad affacciarmi ai social in questo senso, infatti mi affido a colleghi grafici/fotografi 

Come Donna e Artista, quanto è difficile farsi strada nel mercato discografico italiano? Hai mai avuto esperienze in cui ti sei sentita “ombra”?

Si, più volte. Per quanto negli ultimi anni si stia trattando dell’argomento in maniera massiva, lo spazio per le artiste donne sembra sempre comunque più ristretto. Mi è capitato di partecipare a festival/manifestazioni ed essere l’unica donna a partecipare. Spero che tutti gli sforzi che stiamo facendo in questo senso portino al più presto ad avere uno spazio equo per tutti.

Parlaci ora della tua “Elettricità”. Cosa significa per te questo brano e in quale fase della tua vita è stato scritto?

È stato scritto un anno fa, poi l’arrangiamento e la scelta di produzione si sono affinante in vari mesi. Per me è una canzone molto importante in quanto è stata la prima per cui ho trattato un argomento delicato in maniera vivace, sia per la scelta delle parole sia dell’arrangiamento.

Giochiamo: prova ad attribuire un colore alla tua musica.

Azzurro 

Ora parliamo di tempo. Se fosse possibile e avessi a disposizione una macchina del tempo, torneresti nel passato o precipiteresti nel futuro?

Tornerei assolutamente nel passato! Il futuro mi fa un po’ paura. Tornerei negli anni ‘60/‘70 in mezzo ai figli dei fiori probabilmente 

Elvira Caobelli, ti ringraziamo per questa piacevole chiacchierata. La nostra intervista è giunta al termine, ma l’ultima parola va a te per aggiungere ciò che vuoi: spazio alla fantasia! A presto!

Ringrazio io voi per avermi dedicato questo spazio. Spero ci sentiremo presto.

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