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INTERVISTA

Giosef: “Bisogna avere il coraggio di esprimersi”

Credere in un Dio” è il nuovo singolo di Giosef in cui il cantautore da la sua interpretazione del significato di credere in se stessi o anche in qualcosa o qualcuno. Nel suo pensiero Dio non è necessariamente un’entità religiosa, quanto quel nucleo in cui è concentrata la forza interiore a cui attingere.

Ciao Giosef, benvenuto su Rifugio Musicale! Raccontaci un po’ di te, cosa fai quando non canti?

Un saluto a tutti i lettori di Rifugio musicale. Si sa, noi cantautori “indipendenti” che amiamo la musica e cerchiamo di scrivere per poter esprimere una nostra visione del Mondo, spesso non viviamo di musica. Nella quotidianità anche se la musica comunque è parte integrante, sono un papà felice, un marito fiero, un imprenditore di due aziende nel panorama italiano e appunto cantautore. Dove lo trovo il tempo? Praticamente non dormo mai ahahaha … Scherzo.

Come prendono forma le tue canzoni? C’è un momento della giornata o un luogo in particolare che prediligi per scrivere?

Le canzoni prendono forma dal vissuto, dal poter esprimere una visione del Mondo, di una vicenda, di un pensiero. Il Mondo va continuamente avanti ed è bello poter tramutare le proprie esperienze in musica, creando una sorta di filo di condivisione con il prossimo. Non c’è un momento in cui prediligo scrivere, sicuramente quando sono in macchina le idee, e i pensieri viaggiano, anche perché è uno dei pochi momenti in cui mi trovo da solo. Per fortuna che abbiamo i vocali nel cellulare così qualsiasi cosa viene registrata così come bozzetto che poi davanti al pianoforte si trasforma in canzone…

Quanto ti senti parte dell’attuale panorama musicale di tendenza? C’è un momento storico preciso in cui avresti voluto vivere? Quale e perché?

Mah non so, io ascolto la modernità della musica, e dove sta andando. Penso che rispetto alla mia gioventù, sia proprio cambiato il linguaggio, oltre che la fruizione digitale e più a portata di secondo della musica. Come detto prima il Mondo va avanti, e non sta a me giudicare se in meglio o peggio, in qualche modo ti adegui, anche se io preferisco sempre l’autenticità, riuscire a descrivere un qualcosa che sento dentro, avvicinandomi un po’ alla situazione attuale musicale ma non andando fuori dal mio contesto, dalla mia verità e coerenza. Oggi è più facile fare musica e pubblicarla perché lo puoi fare da casa, solo che non c’è una selezione, siamo in tanti, quindi forse meglio il periodo anni 80/90 dove comunque ci sono una moltitudine di canzoni che ancora oggi fanno la storia della musica italiana..

Parlaci ora del tuo nuovo singolo “Credere in un Dio”. Cosa significa per te credere? Perché le persone dovrebbero farlo?

Più che Credere, bisognerebbe avere il coraggio di esprimere ciò che si è, senza chiudersi troppo. Non avere paura di sbagliare. Mi è capitato da ragazzo di stare sempre defilato, non propormi mai, penso sia una questione caratteriale, non che bisogna per forza farsi vedere, ma bisognerebbe crearsi una opportunità anche solo per migliorare, per comprendere o imparare. Affidarsi più che credere, affidarsi alle proprie capacità ma anche ad una forza superiore che comunque sia agisce per un nostro bene… Mia moglie dice sempre “Qualsiasi cosa accade è per il nostro meglio” ecco io sono un po’ scaramantico devo dire, ma sta nella consapevolezza delle persone comprendere l’insegnamento di ciò che ci accade quotidianamente e che ci fa in qualche modo reagire bene o male.

Stai già lavorando a nuovi brani da proporre in futuro? Vuoi darci qualche anticipazione?

“Credere in un Dio” fa parte di un progetto discografico che si intitola Amore e Psiche ..ci sarà ancora qualche singolo e il disco uscirà penso a fine anno. Ma come obiettivo mi sono posto di riuscire a presentarlo in un teatro vero e proprio che manca a curriculum, dove descriverò il viaggio che mi ha portato a scrivere 3 album tutti legati in un certo senso tra loro…

Giosef, siamo arrivati ai saluti, ma il finale spetta a te. Saluta i nostri lettori con una frase per te importante! Ti ringrazio per essere stato con noi e a presto!!!

“Lo scoprire solo vivendo” è il motto… come dico anche nella canzone “credere in un Dio” nella parte dello special…

“E quando gli anni passeranno e non ci sarai più , resterà solo l’amore che hai dato più di quello che hai vissuto” il vivere le cose con una certa intensità e senza risparmiarsi per paura di fallire… questo è quello che vorrei condividere per i lettori ma anche per me stesso…

Un saluto e un ringraziamento a voi 

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