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INTERVISTA

DOS Duo Onirico Sonoro: “L’essere visionaria mi dà l’opportunità di proiettarmi in un mondo ideale”

DOS Duo Onirico Sonoro è il progetto originale di Annalisa De Feo, pianista, cantante, compositrice. DOS si muove tra suoni acustici, elettronici e loop di voci dichiarando apertamente la sua propensione verso un linguaggio trasversale che investe universi artistici diversi. Da certo pop cameristico radicato nella musica classica contaminato da sonorità jazz, balcaniche e contemporanee con un atteggiamento chiaramente sperimentale, Annalisa De Feo fonde continuamente input sonori e suggestioni intime, giocando, tra nonsense, grammelot e lingue nordeuropee.

Annalisa De Feo, in arte DOS, benvenuta su Rifugio Musicale! Raccontaci un po’ di te: ricordi il tuo primo approccio al mondo della musica? E i tuoi primissimi ascolti?

Ciao, grazie. Sì, ero piuttosto piccola quando ho iniziato a sentire il pianoforte come mio migliore amico. Ho cominciato a studiarlo all’età di cinque anni e mezzo e i miei primi ascolti andavano dalla musica classica di Bach e Mozart a quelli di famiglia che spaziavano dal cantautorato di Battisti, Dalla, Conte, De Gregori, Bertè, Bennato, ai Genesis e ai Pink Floyd.

Da donna e artista sensibile, cosa significa per te essere felice? E l’essere visionaria, invece, cosa comporta?

Probabilmente la felicità è un concetto troppo astratto per essere codificato, ad ogni modo, avere la capacità/possibilità di godere dell’ “attimo” potrebbe essere una qualità vincente. L’essere visionaria mi dà l’opportunità di proiettarmi in un mondo ideale.

Parlaci del tuo nuovo singolo “La Tempête”, un mix di classica ed elettronica. Come nasce questo connubio? Così ti lega così tanto alla natura e alla tua terra?

Sì, il mix tra classica ed elettronica è alla base del mio linguaggio; nasce dalla necessità di creare qualcosa che mi soddisfi veramente, attraverso l’unione di questi due elementi, a volte in contrasto altre volte in simbiosi; nella natura poi mi sento improvvisamente a mio agio, mi sento bene.

Ora parliamo di tempo. Come ti vedi tra venti anni e qual è la tua più grande aspirazione?

Oddio, vent’anni sono tanti! Meglio non pensarci 🙂 ma posso dire che una delle mie ambizioni è quella di scrivere colonne sonore.

Sempre a proposito di futuro, come continuerai a stupire i tuoi ascoltatori? Quali saranno i tuoi prossimi passi?

A breve uscirà il mio terzo album per l’etichetta romana Filibusta Records, ma prima mi dedicherò alla sperimentazione sonora di qualcosa che ho in mente.

DOS, ti ringrazio per questa chiacchierata. La nostra intervista è giunta al termine, ma l’ultima parola va a te per aggiungere ciò che vuoi: spazio alla fantasia!

Grazie a voi, è stato un piacere.

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