Un grande spettacolo, tanta allegria e spensieratezza dopo più di due anni condizionati dal Covid con la grande carovana del Jova Beach Party che ha concluso con un record di presenze, oltre 50.000 persone la due giorni del maxi evento organizzato a Barletta, sul Lungomare Pietro Mennea. Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti, ha trattenuto con grande energia ed entusiasmo tutti dal primo pomeriggio, per ben 8 ore di fila, quando i cancelli sono stati aperti dalle 14.30 dove un fiume colorato di persone, comprese la sottoscritta, si è riservato dapprima verso il mare per la caluria sicuramente migliore la domenica rispetto al sabato.

Nella prima parte dello show Jovanotti ha introdotto vari artisti che si sono alternati sul palco. Tra loro anche i pugliesi Apres La Classe che hanno fatto danzare a ritmo reggae tutta la dance hall e il Canzoniere grecanico salentino che ha accompagnato nelle sue hit uno degli ospiti, applauditissimo, Biagio Antonacci, che ha citato la nonna di Ruvo di Puglia.
Dopo la prima la serata che aveva riservato altre sorprese tra cui quella di Checco Zalone e Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro e Gianni Morandi, in vacanza in Salento, nella seconda lo stesso Morandi era nuovamente presente e ha nuovamente duettato con Lorenzo stesso e Biagio Antonacci ( suo ex genero) sulle note di “ C’era un ragazzo che come me …”
La gente entusiasta ha continuato a ballare anche quando è saltata la luce e Lorenzo ha imbracciato l’ukulele. Sul palco con lui dal 1991, il grande amico bassista, compositore, produttore discografico e polistrumentista italiano Saturnino .

Questo Show è stato una grande boccata d’ossigeno insomma che ha toccato le corde del cuore di chi ne aveva bisogno. Generazioni di ogni età riunite per questa grande festa sulla spiaggia. Dai giovanissimi agli over 60. Ovviamente ci sono state anche lamentele dovute ai prezzi un po’ troppo elevati all’interno del villaggio allestito. Ma innegabile dire che la spesa vale l’impresa. Un gran peccato anche per chi non rispettava la spiaggia e faceva fare il doppio del lavoro ai volontari ambientalisti per ripulirla.

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