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INTERVISTA

Nika: “Ognuno di noi fa a botte con i propri scheletri”

Nika è una cantautrice abruzzese di classe 2000. Tra le sue esperienze principali ci sono “Ti lascio una canzone 8”, il film “La scelta” di Placido, Bova e Angiolini e la semifinale di “Area Sanremo Tour”. Nel 2019, trasferitasi a Roma, comincia il suo percorso all’università e al conservatorio Santa Cecilia parallelamente al mondo urban delle esibizioni nei locali romani. Formazione con influenze dal soul all’ rnb passando per il pop, house, elettropop e funk. Nel 2022 esce il suo primo singolo “Fingere”, distribuito da The Orchard.

Nika, benvenuta sulle nostre pagine! Raccontaci un po’ di te, qualcosa che non sia già scritto nelle biografie ufficiali.

Beh che dire… sono cancro ascendente pesci e non mangio l’agnello…scherzo!

Posso sembrare una gran testarda perfezionista ma in realtà ho un cuore di panna talmente dolce che a volte mi viene la nausea e se me la prendo facilmente e posso risultare permalosa, è solo perché tengo davvero tanto al mio percorso e do sempre il massimo per poter raggiungere i miei sogni. Oltre allo studio, lavoro come cameriera per pagarmi session e prod e mi piacciono da morire i libri e la palestra.

Secondo la tua esperienza, quanto spazio viene dato alle donne nel panorama musicale italiano?

Domanda complicata… probabilmente non ho ancora abbastanza conoscenze per poter rispondere ma sicuramente noto una predominanza del sesso maschile proprio grazie al rap, che l’Italia ha tra i main genre.

Tuttavia, negli ultimi anni, più negli stilli inerenti al pop, stanno crescendo tra gli artisti del momento sempre più donne, difatti attualmente la scena musicale italiana è dominata da Madame ed Elodie.

Parlaci del tuo nuovo singolo “Fingere”. Quando hai sentito l’esigenza di scrivere questo brano?

Ho sentito l’esigenza di scrivere “Fingere” nel momento in cui ho realizzato che non riuscivo più ad esprimermi attraverso le parole degli altri ovvero cantando cover. Avevo bisogno di esplorarmi e trovare il mio modo di comunicare, in primis con me stessa e poi con gli altri. Di conseguenza, in relazione al periodo che stavo vivendo, ho preso la penna e ho tirato tutto fuori.

Come nascono le tue canzoni? C’è un momento della giornata che prediligi per scrivere e comporre?

La notte per le persone equivale al silenzio, al sonno, al riposo. Per me, a tratti.
Sono sempre stata una persona mattiniera piena di impegni e lezioni presa in un continuo gioco di incastri tra orari diversi.
Quindi, come momento di scrittura prediligo sicuramente la notte, il momento in cui tutto finalmente si ferma.

Tuttavia, questo fermarsi fisico attiva una miriade di pensieri che magari durante la giornata ho indirettamente rimandato per dare retta alle faccende. E allora le mie notti si riempiono di rumore e di parole da tirare fuori. Poi, ovviamente il processo di scrittura è dinamico, impulsivo quindi quando ne sento il bisogno scrivo e appunto le mie idee ovunque, a prescindere dal momento della giornata.

Ora giochiamo: prova ad attribuire un colore alla tua musica.

Sicuramente si può cercare un colore che ci ricordi la nostra musica ma in realtà penso che nessuno possa attribuire un colore esistente alla propria musica, perché appunto è un colore che esiste già.

Gli artisti, invece, sono colori cangianti, è impossibile definirli all’interno di un’unica tonalità.

Sono tutti unici.

La paura più grande di Nika?

Oddio! Ho paura del tempo, ho paura del futuro ecc… ma probabilmente la mia paura più grande è proprio Nika stessa. È un controsenso lo so, ma ognuno di noi fa a botte con i propri scheletri. Viviamo in un continuo odi et amo con il nostro Io che però alla fine, ci regala un riscontro positivo poiché ci permette di conoscerci fino in fondo.

Progetti per il futuro? Come continuerai a stupire i tuoi ascoltatori?

Attualmente di giorno sono in studio a produrre brani nuovi e di notte in cameretta a scriverli. Mi sto ascoltando, sto tirando fuori tutto e mi sto dando tempo. Una volta terminata questa prima sperimentazione di Nika, li raccoglierò in un album o EP e li pubblicherò con mano tremante.

Nika, ti ringrazio per questa chiacchierata. La nostra intervista è giunta al termine, ma l’ultima parola va a te per aggiungere ciò che vuoi. Ciao e a presto!

Se non ci fossero domande, non parlerei perché Nika in realtà è molto silenziosa.
Tuttavia, sfrutterò quest’ultima richiesta per incitare chiunque stia leggendo, a non aver paura di buttarsi in ciò che ama per paura del giudizio altrui. Ci saranno sempre tanti tipi di riscontri e ovviamente metterci a nudo può farci spaventare.

Ma vivere con il rimorso di non averci provato…vale davvero la pena?

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