Esattamente cinque anni fa ci lasciava una delle rockstar più creative, imprevedibili e camaleontiche della storia, David Bowie. La morte della leggendaria icona del rock, quasi trasformata in una vera e propria opera d’arte, viene raccontata in uno dei capitoli del nuovo libro di Ezio Guaitamacchi “Amore, Morte e Rock’n’Roll — Le ultime ore di 50 rockstar: retroscena e misteri” (Hoepli). Il libro, arricchito dalle prefazioni di Enrico Ruggeri e di Pamela Des Barres (una delle groupie più iconiche negli anni Sessanta e Settanta), è disponibile in libreria e negli store digitali.
Nella sezione “Tears in Heaven”, dedicato a sette protagonisti della storia della musica rock che ci hanno lasciato “in punta di piedi”, Guaitamacchi dedica a Bowie il capitolo La morte nera del Duca Bianco, in cui racconta i retroscena drammatici e commoventi della morte dell’artista, avvenuta solo due giorni dopo l’uscita dell’ultimo disco, Blackstar. Dalla conversazione Facetime con Tony Visconti, in cui annuncia per Blackstar «la miglior mossa di marketing possibile», alle parole di Johan Renck, registra del video di Lazarus, le pagine dedicate a Bowie ripercorrono gli ultimi mesi di una carriera artistica impossibile da sintetizzare e regalano al lettore tanti preziosi aneddoti sulla vita di una intramontabile leggenda.