Ti Prego Non Ridurmi A Icona di Stefano Pomes (ed. Scatole Parlanti, 2020). Da poco più di un mese nelle librerie, già tutto esaurito.
Questo romanzo è il racconto di un’ossessione, quella del protagonista per Niccolò Contessa, leader del gruppo musicale de I Cani (per chi ancora non lo sapesse, Niccolò Contessa è il deus ex machina della musica indie in Italia).

Lo spessore psicologico di questo confronto costituisce la vera chiave di lettura del romanzo: l’autore, attraverso le pagine del libro, indaga con tormento la distanza che lo separa dal grande artista. Cosa farebbe Niccolò? – si chiede — cosa direbbe, cosa penserebbe? Come conquisterebbe la mia ragazza? Come la bacerebbe?
Una vera ossessione, dunque, che con un lessico originale e uno stile tragicomico, ci restituisce i tratti di una tematica complessa come quella del narcisismo. Se lo specchio riflette la figura di Niccolò Contessa, chi c’è dalla parte opposta?
“L’hai ascoltata. Parte con una strofa pulita: Ho sempre cercato un sacco di cose difficili/ Per poi scoprire che non stavo meglio per niente. Sincero, autentico, diretto: depresso. Splendido. E poi che cosa fa? Ci viene a raccontare che la salvezza l’ha trovata in un’amorosa felicità? Suvvia, Lucia, ma chi ci crede. Poi hai visto la foto di copertina no? Niccolò sta perdendo i capelli. Altro che stupida improbabile felicità”.
“Sei uno stronzo” mi ha risposto.
Io ho rincarato: “Guarda, se l’è meritato. Vincere la depressione con l’amore è un’inaccettabile semplificazione. Punto. Anche Niccolò, alla sua analista junghiana — credimi — una leggerezza del genere non gliel’avrebbe mai fatta passare”.